palmasirchia

lunedì 4 giugno 2007

In questa foto prima dell’apertura dei cantieri si possono notare le vie che attualmente sono più coinvolte , Via La Spezia, Via Monza, che è quella che imbocca la tangenziale , Via Orvieto, ora la parte superiore verso via La Spezia è chiusa, Via Taranto ecc.

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Metro C - B - D

L’inizio dei lavori per la Metro C, ha generato diverse crisi all’interno della città , quartieri divisi a metà, chiusura di alcune strade importanti per la circolazione,. traffico insostenibile anche per le zone limitrofe, rumore , smog, la città è impazzita…

Il 21 Maggio sono iniziati i lavori nel quartiere Appio Latino ( Porta San Giovanni , Via Sanio, Via La Spezia , Via Monza, Piazza Re di Roma , Via Orvieto , Piazza Lodi ecc. ) è uno dei quartieri più coinvolti in questo momento, ma purtroppo sarà solo.

Identica problematica nel quartiere Africano ci sono i lavori per la metro B. Tutto ciò si può considerare come l’inizio di una lunga crisi.

E' arrivata la Talpa a San Giovanni. Problemi nel quartiere:

- 1 Economico, legato alle attività commerciali che si trovano nelle vie interessate.

- 2 Parcheggi

- 3 Aumento del traffico,

- 4 la libera circolazione all’interno della zona

La nostra intenzione è: Urban Crin al servizio della riqualificazione della metro:

- Migliorare il percorso superiore della talpa

- Inserire i passanti in un tunnel informatico

- Inserire un elemento di riconoscimento ,come un faro, o un obelisco, informatico.

- Installazioni che informano sull’andamento dei lavori sottostanti, con proiezioni, del cantiere.

- Installazioni di vetrine virtuali, per i negozi coperti dalle recinzioni dei cantieri.

- Installazioni che informano sul traffico, limitrofo al quartiere.

- Installazioni informatiche di arte contemporanea,con proiezioni.

- Installazioni informatiche di attività sportive, con proiezioni.

- Miglioramento dei semafori, così detti "semafori intelligenti".

- Progettazione delle recinzioni del cantiere.

Alla vostra sinistra ci sono dei video con lo stato attuale delle cose, cosiderate che sono stati realizzati di Domenica.

L'ultimo video ci sono alcune soluzioni legate al nostro intervento.

GHERY DIGITALE

Bruce Lindsey " Resistenza materiale / Costruzione digitale" Questo libro illustra l’attività di Ghery e del suo studio fin dagli albori: soffermandosi sull’evoluzione dell’architettura con l’avvento del digitale. Frank Ghery nonostante il suo "auto proclamato analfabetismo e scetticismo" nei confronti dei mezzi informatici è senza dubbio l’architetto che ha potuto esprimere la sua genialità grazie all’utilizzo del computer. Infatti senza l’ausilio della tecnologia digitale,molti dei suoi progetti non si sarebbero potuti realizzare. Frank Ghery,può essere considerato,senza pericolo di smentita , uno degli architetti più importanti del nostro secolo, in quanto, nella sua lunga attività, insieme ai suoi collaboratori ha contribuito a cambiare e modificare il modo di fare architettura sia praticamente che teoricamente. Definire Ghery semplicemente "architetto"è riduttivo, egli è un artista,uno scultore,elabora i suoi progetti partendo da uno schizzo. Ghery ,anche se è un bravo disegnatore, utilizza sempre dei modelli tridimensionali, in quanto secondo lui, risultano meno astratti del disegno ed il committente comprende meglio il progetto. Egli verifica i suoi schizzi nel luogo dove deve edificare con corde, fili e piombi; si avvale, per i progetti, della collaborazione di molti artisti e studenti di architettura. Un esempio è la progettazione e realizzazione di una clinica a Santa Monica,per i bambini malati di cancro. Cerca sempre collaboratori e, 1989 Jim Glymph si è unito allo studio e il digitale inizia ad affacciarsi nell’architettura di Ghery (nel suo studio c’erano due computer utilizzati per la contabilità). " Da genio tecnologico" come lo ha definito Ghery, Glymph capì subito la potenzialità del computer nella costruzione assistita di forme complesse. Il primo progetto,che il suo studio ha realizzato con la tecnologia digitale,è una costruzione nel villaggio olimpico di Barcellona(1992): la calotta a forma di pesce, parte di un piano per un centro residenziale e commerciale, progettato da Bruce Graham di Skidmore Owings and Merril (SOS). Il progetto prende forma con schizzi tradotti in modelli di legno, ma nel corso della progettazione si presentarono dei problemi che Glymph risolve avvalendosi della collaborazione del professore di architettura di Harward William Mitchell, esperto di computer. Con l’aiuto del software Alias elaborarono un modello digitale costituito da una griglia di poligoni che davano una rappresentazione approssimativa della forma ( all’epoca i software per l’architettura consistevano in programmi di disegno bidimensionali). Glymph cercò nei programmi dell’industria automobilistica e aerospaziale e trovò il software CATIA che garantiva accuratezza e precisione e per di più anche un altro collaboratore: Rick Smith. Smith comincia a lavorare al modello digitale del pesce con equazioni polinominali e matematiche della geometria descrittiva che consentirono la localizzazione spaziale di ogni punto della superficie. I modelli digitali di Smith venivano usati per creare direttamente modelli di carta tagliati con il laser per verificare se erano esatti. Intanto, lo scetticismo di Ghery riguardo i computer non diminuisce, bensì dura per più di tre anni. Alla fine Ghery chiede a Smith di digitalizzare il modello del Disney Concert Hall, mentre l’ultimo progetto di Ghery, interamente a mano, fu il Weisseman Art Museum di Minneapolis (1990- 93). Molti dei progetti di Ghery non si sarebbero potuti realizzare se non ci fosse stato il computer,infatti, sempre partendo dagli schizzi di Ghery, i suoi collaboratori, attraverso CATIA hanno potuto gestire tutte le complessità geometriche e i virtuosismi di questi. E’ così il computer divenne uno strumento che semplificò realmente il lavoro degli architetti. Nei primi progetti si ricorreva al computer dopo lo sviluppo del modello definitivo,attualmente dal modello digitale (catturando le superfici con l’ausilio di CATIA) si possono ricavare sezioni usate per riprodurre modelli cartacei che facilitano la costruzione di modelli fisici, un assemblaggio topografico può rappresentare con precisione una complessa forma tridimensionale. Lo studio, comunque, è sempre all’avanguardia e si serve delle più sofisticate apparecchiature. Attualmente si serve di un Convertitore Analogico Faro (creato per interventi chirurgici alla schiena) e si è servito della tac. Oltre a CATIA stanno usando un altro software di modellazione che si chiama Rhino. L’uso del computer è servito per razionalizzare e semplificare il lavoro di un architetto, in particolare con il software si producono tre modelli digitali: uno per la superficie esterna, uno per la maglia metallica che rappresenta la maglia strutturale, uno per la superficie interna. Si può calcolare al millimetro il costo di un edificio con l’analisi gaussiana, usando una vasta gamma di funzioni matematiche,è in grado di individuare aree che potrebbero avere dei problemi in base alle proprietà comportamentali dei materiali usati. La simulazione digitale serve per risolvere diverse problematiche, da quelle strutturali a quelle dell’acustica, da quelle per la raccolta delle acque a quelle idrauliche e a quelle dell’elettricità( il modello digitale per il Disney Concert Hall è uno dei più completi che lo studio abbia prodotto). Il successo avuto da CATIA ha cambiato il modo di lavorare di parecchie società che lavorano con lo studio Ghery e con Rick Smith: anche esse hanno cambiato le regole del gioco. "Glymph avverte che questo accadrà senza gli architetti, se essi saranno lenti a cambiare le loro tradizioni cartacee".

palmasirchia

lunedì 4 giugno 2007

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Roma metropoli o metropolitana?

Visione della crisi metropolitana.....

Metro C - B - D

GHERY DIGITALE

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